Una bella Milano

Ricordo che quando mi trasferii a Milano, ho perso il conto degli anni, mi colpì fin da subito un fenomeno alquanto strano. Allo scattare del venerdì in tutta la città si attivava una sorta di piano di evacuazione collettivo. Le aule universitarie e gli uffici superavano la loro capienza massima dovendo contenere un numero spropositato di trolley e borsoni pronti per la partenza. Le vie di fughe dalla città erano principalmente due: 1) mare, di solito la Liguria 2) montagna, qui Bormio la vinceva su tutte. Per anni non ho osato chiedere dove diavolo si trovasse Bormio, ma avevo capito che era un posto abbastanza “cool”.

Mi stupiva sempre questo fuggi fuggi generale. Non ricordo una dinamica simile a Bologna. Lì il venerdì era semplicemente l’ultimo giorno lavorativo della settimana oppure, a seconda dei punti di vista, il primo giorno festivo della settimana.

Nei miei primi anni da milanese io, a differenza della maggioranza, non avevo dove fuggire. In realtà non ho mai voluto farlo. In questi ultimi mesi ho però come l’impressione che qualcosa sia cambiato.

Manuel Ferreira, un amico e un bravissimo attore ed autore teatrale, tempo fa mise in piedi uno spettacolo molto divertente in cui raccontava Milano come di una donna che un po’ se la tira e che la sua bellezza, a differenza di altre città, la nasconde e la dona solo a chi ha la pazienza e la voglia di scoprirla.

Ecco, in questo ultimo periodo è come se Milano avesse deciso di cambiare, indossando il suo vestito migliore per farsi ammirare in tutto il suo splendore. Una nuova pelle attraverso la quale dire a chi la vive e la attraversa: “Resta qui con me. Godiamoci!”.

E’ un pò di tempo che il venerdì non vedo più trolley o borsoni, sostituiti dalla voglia di passare il weekend in una città che così viva non è mai stata.

Una bella città. Una bella Milano.

IMG_9620

Lascia un commento